Di Alessandra Lamia (Master in Digital Marketing Specialist).
Con la nascita e lo sviluppo del mondo social, è cresciuta a dismisura l’importanza e la notorietà delle figure degli influencer e dei blogger, fatto che ha causato e continua a causare malcontento tra i giornalisti, che vedono nei nuovi arrivati dei veri e propri competitor.
La crescita della loro popolarità ha fortemente contribuito a far capire che tutti possono fare informazione e ha costretto i giornalisti ad adeguarsi, aggiornando le loro funzioni, il linguaggio utilizzato e i mezzi a loro disposizione, arrivando a scrivere i loro articoli online per adattarsi al cambiamento che ha portato il cartaceo a diventare digitale.
Uno dei mondi in cui si evidenzia di più questa faida è quello della moda. Ma per quale motivo?
Le cause del contrasto tra giornalisti e blogger
I giornalisti del settore del fashion non riescono ad accettare che ragazze appassionate di moda aprano un blog e vengano improvvisamente “adorate” anche dagli stilisti che, nella speranza di raggiungere un target diverso da quello dell’alta moda, le contattino per sponsorizzare i loro abiti.
E’ proprio in questo modo che le blogger diventano fashion blogger, per poi convertirsi in opinioniste di moda e, infine, in “fashion influencer”, capaci di dettare legge in termini di tendenze, anche non avendo nessuna competenza nel settore.
Il punto è proprio questo: prima i giornalisti erano la massima autorità critica e, allo stesso tempo, la principale e, forse, unica fonte di informazione.
La moda cartacea e i giornalisti
Il giornalista di moda, come ogni altro suo collega, scrive con l’unico scopo di informare. In questo caso il suo lavoro incontra il desiderio che hanno gli stilisti di far sapere, far vedere e far conoscere.
Questo giornalismo nasce in un’epoca ricordata per importanti cambiamenti socio-culturali, periodo in cui le donne iniziano ad essere più libere, almeno nel nuovo continente.
Tra le primissime riviste ricordiamo l’italiana Il corriere delle dame, che deve il suo incredibile successo non solo al tema della moda, ma anche a quelle sue parti dedicate alla politica, all’arte e alla letteratura: argomenti che fino a quel momento erano considerati di competenza maschile.
Possiamo benissimo dire quindi che, “il giornale delle signore” – così veniva chiamato e considerato – ha avuto un importante ruolo culturale e una notevole influenza sociale.
In quel contesto, la moda (e la necessità di comunicarla) si imponeva come fenomeno sociale: il vestito
non serviva più a distinguere le posizioni sociali, ma faceva riferimento alla libertà individuale.
Ad oggi, si può affermare che questa rivista potrebbe essere l’antenato delle attuali VOGUE, Cosmopolitan,
Vanity Fair e di tutti gli altri magazine che, con il loro lavoro, oltre che creare tendenze, portano la moda ad essere indossata da tutti.
La moda online: i fashion blog
I blog di moda o fashion blog sono delle piattaforme blog create da persone che hanno una grande passione per il mondo della moda e che, quindi, trattano il tema scrivendo articoli e dando consigli online.
Nati intorno agli anni 2000, i fashion blog hanno contribuito a rivoluzionare il multimiliardario mondo della moda, portando via il potere decisionale dalle mani di giornalisti e produttori e lasciandolo ai consumatori.
Questo ha fatto sì che l’opinione di chi da sempre lavora nel settore fosse inizialmente negativa e, nonostante per alcuni sia rimasta così, oggi le cose sono parecchio cambiate.
Per fare un esempio, le case di moda finanziano i blog in modo diretto (pubblicità sui blog, uso dei blogger come testimonial) o indiretto (invio di capi e accessori in regalo, che poi vengono recensiti sui blog).
È così che, nel corso degli, anni i fashion blogger, hanno dato vita ad una vera e propria professione.
Conclusioni
È vero che il giornalista di moda è sempre stato considerato un critico che, con un semplice articolo, era in grado di elogiare o affossare il lavoro degli stilisti.
Tuttavia, con l’avvento di internet, il suo lavoro è stato intralciato dai fashion blog e dagli influencer. Questi ultimi hanno portato la figura del giornalista a vivere il proprio lavoro come una vera e propria sfida.
C’è da ricordare, però, che nonostante questa battaglia li schieri gli uni contro gli altri, le due figure hanno lo stesso obiettivo: informare le persone.