Niente smartphone né Internet per almeno un’ora: riuscireste a farlo? È questa la sfida dello Sconnessi Day, un’iniziativa nata nel 2018 dopo l’uscita del film Sconnessi di Christian Marazziti, che si svolge il 22 febbraio e che ha l’obiettivo di portare al centro dell’attenzione il problema della dipendenza dalla Rete.
La nomofobia
Lo scopo dello Sconnessi Day è sensibilizzare le persone sulla dipendenza da Internet, anche nota come nomofobia, dall’acronimo inglese No Mobile Phone Phobia, cioè la fobia di rimanere senza smartphone né rete, di non essere rintracciabili tramite smartphone.
L’uso scorretto di questo tipo di tecnologie è sempre più in crescita, soprattutto tra i più giovani che sono il target maggiormente a rischio di sviluppare dipendenze del genere. Il 92,5% dei giovani tra i 16 e 24 anni naviga su Internet attraverso lo smartphone, mentre tra gli adolescenti di 11, 13 e 15 anni il 13,5% fa già un uso problematico dei social media e il 24% dei videogiochi.
Ma altre ricerche evidenziano che il problema non riguarda esclusivamente i giovani. Secondo Digital Journal il 75% delle persone non abbandona il telefono neanche quando va in bagno, mentre un sondaggio condotto da SecurEnvoy nel Regno Unito ha rivelato che il 70% delle donne (contro il 61% degli uomini) ha paura di restare senza cellulare. La generazione maggiormente colpita da nomofobia è quella tra i 18 e 24 anni (77%), seguita dalle persone tra i 25 e 34 anni (68%).
L’iniziativa di The Fork
Un problema serio a cui lo Sconnessi Day cerca di sensibilizzare, invitando i partecipanti a spegnere il cellulare almeno per un’ora al giorno, tutti i giorni, dalle 20.30 alle 21.30, per disintossicarsi dalla rete e comunicare al di fuori dello schermo.
E proprio in questo senso è nata l’idea di TheFork, che per l’occasione ha lanciato l’iniziativa Ritrova il gusto della conversazione. Eh sì, perché la dipendenza digitale ha invaso anche i momenti di convivialità al ristorante.
Secondo i dati di TheFork, il 39% degli intervistati usa frequentemente lo smartphone al ristorante: chi per noia, chi per abitudine, chi per controllare i social e chi per scattare foto al cibo. Una pratica che infastidisce ben il 70% degli intervistati.
Perciò, il 22 febbraio 15 ristoranti nelle città di Milano, Roma e Napoli inviteranno i clienti che prenotano un tavolo a riporre i propri telefoni all’interno di box dedicate per tutta la durata del pasto, così da poter godersi appieno la serata, il cibo e la compagnia senza alcuna distrazione.
Nella speranza che, grazie a momenti così di connessione senza schermi, ci si sconnetta di più.