Come prendere appunti in modo efficace: metodo Cornell e mappe mentali

Giu 10, 2025 | Blog, Guida ai corsi

Scritto da:

Redazione

Prendere appunti in modo efficace è una delle competenze più importanti quando si studia perché è il primo step concreto che aiuta a fissare i concetti fondamentali nella mente, rendendo le sessioni di studio più semplici e fruttuose.

Tra i vari metodi, ne esistono due molto gettonati ed efficaci: il metodo Cornell e le mappe mentali. Entrambi offrono strategie strutturate in modo tale da rendere la scrittura di appunti non una semplice trascrizione, ma di comprensione attiva, sintesi e collegamento tra i concetti.

Il metodo Cornell

Ideato negli anni Cinquanta da Walter Pauk della Cornell University, il metodo Cornell consiste nel suddividere un foglio in tre sezioni. La colonna a destra deve essere più larga e lì si prendono gli appunti durante la lezione o la lettura, una colonna a sinistra più stretta in cui appuntarsi le parole, i concetti chiave e le domande, e infine uno spazio in basso per scrivere il riassunto dei contenuti appuntati.

Il foglio viene compilato così: durante la lezione si compila principalmente la colonna larga di destra, subito dopo si annotano le parole chiave e domande sulla colonna di sinistra e, infine, viene stilato il riassunto finale per fissare e collegare i concetti principali.

Il metodo Cornell è particolarmente utile perché aiuta ad individuare e fissare velocemente i concetti chiave e ad organizzarli in modo logico.

Le mappe mentali

Per chi preferisce un approccio più grafico o ha una memoria visiva spiccata, le mappe mentali sono l’ideale perché le informazioni sono rappresentati in modo visivo e creativo.

Punto di partenza della creazione di una mappa mentale è porre al centro di un foglio il concetto fondamentale che si sta studiando. Da lì si diramano i rami che rappresentano i concetti chiave collegati all’argomento. Ogni ramo può essere a sua volta suddiviso per approfondire ulteriormente i dettagli e visualizzare le relazioni che esistono tra i vari concetti, magari usando colori, simboli o immagini, per rendere più intuitiva la mappa e stimolare la memoria visiva.

Esistono diverse app per creare mappe mentali come Simplemind, miMind – Easy Mind Mapping, MindMeister (con cui si possono creare mappe mentali collaborative) e Mindomo – ma per farle bastano anche i cari vecchi fogli e pennarelli.

Le mappe mentali permettono di organizzare facilmente le relazioni e connessioni tra i concetti trattati, anche tra quelli più complessi. È un metodo particolarmente indicato per chi ha una memoria visiva o grafica grazie alle sue caratteristiche, inoltre aiuta a vedere li quadro generale di un argomento a colpo d’occhio.

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