Musk compra (finalmente) Twitter e licenzia i dirigenti

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Margherita Ferrera

Web editor & Seo Copywriter

È ufficiale: Twitter è di Elon Musk. Dopo mesi di trattative, colpi di scena, cause legali e cambi di idee, l’eccentrico miliardario ha finalmente in mano il social blu e si è messo subito al lavoro.

“The bird is freed”

A confermare l’acquisto è stato Musk stesso. “The bird is freed”, ha twittato eloquentemente.

L’acquisizione è costata ben 44 miliardi di dollari. Musk, a poche ore dall’acquisto, si è subito messo al lavoro licenziando alcuni dei dirigenti principali della società: il CEO Parag Agrawal, il direttore finanziario Ned Segal e Vijaya Gadde, responsabili delle politiche legali, della fiducia e della sicurezza.

Secondo alcune indiscrezioni, Musk aveva pianificato di “snellire” l’azienda eliminando fino al 75% dei dipendenti per diminuire il debito dell’azienda. Musk ha poi smentito queste voci, rassicurando il personale dichiarando che non avrebbe tagliato così tanti posti di lavoro.

Le preoccupazioni

“Il motivo per cui ho acquisito Twitter è perché è importante per il futuro della civiltà avere una piazza digitale comune, dove si possa discutere in modo sano di un’ampia gamma di idee e convinzioni, senza dover ricorrere alla violenza”, ha spiegato in un tweet Musk.

Il miliardario, che crede nella libertà di parola più assoluta, in passato ha già dichiarato che avrebbe revocato il ban permanente nei confronti di Donald Trump. Durante una conversazione con il podcaster Joe Rogan l’aprile scorso, Rogan aveva chiesto a Musk se “avrebbe liberato Twitter dalla folla amante della censura”. Musk aveva risposto alla domanda così: “Darò dei consigli, ma saranno liberi di scegliere se seguirli o meno”.

Alcuni gruppi per i diritti civili si sono opposti all’acquisizione di Musk, affermando che l’allentamento delle regole di moderazione ai contenuti potrebbe provocare un disastro, soprattutto in vista delle prossime elezioni di midterm negli Stati Uniti.

“I piani di Elon Musk per Twitter lo renderanno una fogna ancora più piena di odio, causando danni irreparabili anche nella vita reale”, ha dichiarato Stop the Deal Coalition, un gruppo di organizzazioni no profit che si oppone all’acquisizione. “I piani di Musk lasceranno la piattaforma più vulnerabile alle minacce di sicurezza, alla disinformazione dilagante e all’estremismo proprio in vista delle elezioni di midterm”.

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