BeReal e ClubHouse: da top a flop?

Feb 15, 2023 | Blog, Social Trends

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Margherita Ferrera

Web editor & Seo Copywriter

Il settore dei social media è in continuo fermento. Sebbene il settore sia dominato principalmente da tre grandi social (Facebook, Instagram e TikTok), ogni tanto appaiono delle nuove app che sembra possano stravolgere il mercato.

Nel 2021 quella nuova app era ClubHouse, un social che permette di organizzare “eventi” in diretta audio, mentre l’anno scorso è esploso sul mercato BeReal, la risposta a TikTok che premia la spontaneità. Ma come stanno andando oggi questi due social?

ClubHouse

All’apice del suo successo nel giugno del 2021, ClubHouse raggiunse il picco globale con 17 milioni di utenti mensili attivi. La app, basata sullo scambio di messaggi vocali e di conversazioni audio, nello stesso periodo aveva raccolto 110 milioni di dollari e la società era valutata a 4 miliardi di dollari.

Tempo un anno e il collasso è chiarissimo. Nel 2022 le installazioni della app sono crollate dell’83% su scala globale e in Italia del 95%. Anche il numero di utenti attivi mensili ha subito una diminuzione simile: a dicembre gli utenti mensili attivi a livello globale sono calati dell’83%.

Per cercare di migliorare la situazione, l’anno scorso ClubHouse ha introdotto la chat per permettere agli utenti di chattare tra loro durante le dirette, ha lanciato anche la funzione Wave che permette di organizzare eventi più facilmente, e infine ha creato l’opzione Houses, una specie di app nella app per creare comunità private.

Hanno funzionato queste soluzioni? Sembra proprio di no. La app è praticamente finita nel dimenticatoio, soprattutto da quando i suoi concorrenti hanno introdotto funzionalità simili, se non praticamente identiche, all’interno delle loro piattaforme.

E a complicare ancora la situazione c’è stata anche la decisione del Garante della Privacy che lo scorso dicembre ha multato per 2 milioni di euro la società a causa di numerose violazioni: “Scarsa trasparenza sull’uso dei dati degli utenti e dei loro ‘amici’; possibilità per gli utenti di memorizzare e condividere gli audio senza consenso delle persone registrate; profilazione e condivisione delle informazioni sugli account senza l’individuazione di una corretta base giuridica; tempi indefiniti di conservazione delle registrazioni effettuate dal social per contrastare eventuali abusi”.

BeReal

Da 40 milioni a 16 milioni: questo il declino di download della app BeReal, “l’anti social network” che promuove l’autenticità e la spontaneità. Molto amata dagli appartenenti alla Generazione Z, ha avuto il suo boom in particolare l’estate scorsa, posizionandosi tra le prime applicazioni più scaricate. E oggi? Si trova alla centoventesima posizione.

Come mai non viene più apprezzata? Innanzitutto, è relativamente facile esplodere sul mercato dei social, ma bisogna essere estremamente abili nel riuscire a cavalcare l’onda e diventare un’app stabilmente utilizzata. Abilità che gli sviluppatori di BeReal non sono stati in grado di fare.

E, come nel caso di ClubHouse, anche BeReal ha avuto dei problemi di privacy. Il social non ha pubblicità, ma tratta una grande quantità di dati degli utenti come la geolocalizzazione, dati di connessione, sui contenuti, della rubrica telefonica ecc.

Riuscirà BeReal ad entrare e rimanere nel pantheon delle app più apprezzate? Bisognerà aspettare ancora un po’ per capirlo.

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