In soli 22 anni, Skype ha rivoluzionato il mondo della comunicazione digitale, modificando il modo in cui le persone comunicano e si connettono attraverso Internet. Ma da pioniere delle videochiamate, il 5 maggio 2025 chiuderà i battenti per sempre. Come mai? Oggi analizziamo la nascita, il boom e il declino di Skype.
La nascita e l’ascesa di Skype
Skype fu fondata nel 2003 da Niklas Zennström e Janus Friis. I due avevano già collaborato nella creazione di Kazaa, una piattaforma di file sharing peer-to-peer, tecnologia che decisero di sfruttare anche per Skype per offrire chiamate vocali gratuite su Internet.
Grazie al peer-to-peer, Skype conquistò rapidamente il mercato, soprattutto perché la qualità delle chiamate era superiore rispetto ai competitor grazie alla tecnologia VoIP (Voice over Internet Protocol).
Inoltre, a differenza dei competitor Zennström e Friis decisero di adottare un approccio minimalista e concentrarsi esclusivamente su un’area, cioè sulla qualità delle comunicazioni, senza riempire la piattaforma di decine di funzioni ancillari.
I vantaggi di Skype
A metà degli anni Duemila, Skype era diventata la piattaforma per le videochiamate – e non solo, perché furono aggiunte altre funzionalità utilissime come la condivisione dei file e i messaggi istantanei. Era la soluzione perfetta, soprattutto per le imprese che avevano bisogno di una piattaforma economica per comunicare con i dipendenti e clienti di tutto il mondo.
La piattaforma poi si basava sul modello freemium: le chiamate tra utenti Skype erano gratuite, ma si potevano acquistare chiamate verso numeri fissi e mobili, generando così entrate significative. Infine, Skype creò una strategia di marketing molto efficace basata su promozioni online e passaparola.
Grazie a queste caratteristiche, gli utenti iscritti passarono da un milione nei primi mesi del 2004 a oltre 74 milioni alla fine del 2005.
L’inizio del declino: l’acquisto di eBay
L’inizio del declino iniziò nel 2005, quando Skype fu acquistato da eBay per 2,6 miliardi di dollari. Fin da subito emerse che eBay non sapeva bene come monetizzare Skype, faticando ad integrarlo completamente all’interno dei suoi servizi.
La nuova proprietà si concentrò esclusivamente sull’ecommerce, allocando poche risorse a Skype per farlo continuare a crescere e limitando così le sue capacità di tenere testa ai competitor. In più, a peggiorare ancora la situazione, eBay annunciò di aver sovrastimato le potenzialità di Skype, causando ancora più tensioni all’interno delle aziende. Il tutto culminò nel 2008 prima con l’abbandono di Zennström e Friis e poi col distacco di Skype da parte di eBay.
Nel 2009, quattro anni dopo l’acquisto, eBay vendette Skype a un gruppo di investitori per 2,75 miliardi di dollari.
Il collasso con Microsoft
Nel 2011, Microsoft acquistò Skype per 8,5 miliardi di dollari, la più grande acquisizione dell’azienda fino ad allora. Sotto Microsoft, le funzioni legate alla comunicazione furono migliorate, ma le cose positive si fermano qui. Di problemi, infatti, nel corso degli anni ce ne furono tantissimi.
Per cercare di stare al passo con la concorrenza, invece di puntare sul punto di forza di Skype (cioè la tecnologia VoIP), Microsoft decise di aggiungere altre funzionalità completamente fuori linea rispetto al prodotto. Allo stesso tempo non riuscì ad adattarsi ai cambiamenti, come l’avvento degli smartphone o delle piattaforme cloud.
La piattaforma era continuamente afflitta da bug, aggiornamenti pesanti, lentezza, problemi di connessione, l’interfaccia fu cambiata svariate volte, confondendo e frustrando così gli utenti che si spinsero sempre più verso altre piattaforme, una su tutte Teams, anch’essa di proprietà di Microsoft, che iniziò a promuoverla molto di più rispetto a Skype come piattaforma aziendale collaborativa integrata con i suoi strumenti di produttività.
Infine, nonostante l’avvento della pandemia e la crescita esponenziale della domanda di piattaforme di videochiamate, Skype non riuscì a capitalizzare l’opportunità. Piattaforme come Zoom riempirono le lacune offrendo un prodotto semplice da usare, affidabile e con una migliore qualità audio e video.
La chiusura definitiva
Il 28 febbraio 2025, Microsoft ha annunciato che chiuderà definitivamente Skype il 5 maggio 2025. Da piattaforma che ha dominato e rivoluzionato il mercato, ora Skype non conta più ed è sostituita da Teams.
“Skype è stata parte integrante delle comunicazioni moderne e di innumerevoli momenti significativi e siamo onorati di aver fatto parte di questo percorso. Sappiamo anche che i cambiamenti possono essere impegnativi e vogliamo che sappiate che siamo qui per supportarvi in ogni momento. Siamo entusiasti delle nuove opportunità offerte da Teams e ci impegniamo ad aiutarvi a rimanere connessi in modi nuovi e significativi”, si legge nell’annuncio della chiusura.
E così, è la fine di un’era. Addio Skype!