Come scegliere il font perfetto: una breve guida

Set 13, 2024 | Blog, Marketing Tips

Scritto da:

Redazione

Spesso lo diamo per scontato, ma i font sono davvero importanti. Sono in grado di trasmettere emozioni, di guidare e catturare l’attenzione del lettore e suggerisce in modo immediato la personalità

Ma come si sceglie il font giusto? Quali sono i passaggi che dobbiamo fare? Oggi ve lo spieghiamo noi con questa breve guida!

Rifletti sugli obiettivi e il target

Prima di andare a spulciare tra un font e l’altro, devi porti una serie di domande fondamentali per scegliere il carattere tipografico più adatto: su che tipo di progetto stai lavorando (logo, sito web, carta stampata ecc.)? Qual è il tuo target? Che emozioni o quale messaggio vuoi trasmettere?

La leggibilità è fondamentale

La leggibilità di un font è requisito fondamentale: se scegliamo un font molto bello dal punto di vista estetico ma che risulta difficile da leggere, sarà frustrante per le persone e il messaggio che vogliamo trasmettere non passerà.

Ricorda, inoltre, che la maggior parte del traffico web ormai avviene attraverso gli smartphone. Seleziona un font con una buona spaziatura e una struttura chiara, che si adatta ai dispositivi diversi e comodamente leggibile dagli schermi di un cellulare.

Ogni font ha una sua personalità

Ad esempio il font Playfair Display evoca un senso di raffinatezza ed eleganza, Poppins dà un senso di modernità, Bebas Neue è di grande impatto, perfetto per progetti grafici audaci.

Se hai dei dubbi, ricorda le risposte che ti sei dato durante il primo passaggio, e non avere paura di combinare due o tre font diversi – l’importante è che stiano bene insieme.

Scegli font open source

I font open source sono caratteri tipografici distribuiti con licenze che ne consentono l’uso, la modifica e la distribuzione, spesso gratuitamente. Esistono diversi tipi di licenze d’uso, quelle più comuni sono:

  • SIL Open Font License (OFL): una delle licenze più permissive, che consente di utilizzare, modificare e distribuire i font, anche a scopo commerciale, a condizione di rispettare alcune condizioni.
  • Apache License: simile all’OFL, ma con alcune differenze nelle clausole.
  • GNU General Public License (GPL): una licenza copyleft che richiede la distribuzione del codice sorgente dei font modificati sotto la stessa licenza.

Esistono numerosi siti web che offrono font open source, tra cui:

  • Google Fonts: una vasta raccolta di font gratuiti, ottimizzati per l’uso sul web.
  • Font Squirrel: un altro sito popolare, con una vasta selezione di font e strumenti per la ricerca.
  • DaFont: un archivio enorme di font, sia gratuiti che commerciali.

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