Negli ultimi anni il mondo dell’informazione è cambiato molto e due dei fattori chiave che hanno influito su questo mutamento sono i social media e gli influencer. Ad affermarlo è la ricerca Digital News Report 2025 del Reuters Institute, i cui dati parlano chiaro: sempre più persone, soprattutto i più giovani, si affidano ai social media e agli influencers piuttosto che i media e i giornali tradizionali.
Questo trend è molto visibile in tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti e in alcuni Paesi asiatici, tuttavia in Italia la situazione è un po’ diversa.
I dati globali della ricerca
In generale, in tutto il mondo si registra un calo nel coinvolgimento con i media tradizionali come la televisione, la stampa e i siti web di informazione. Al loro posto stanno emergendo i social media, le piattaforme video e gli aggregatori online di notizie, in particolare negli Stati Uniti.
Il ruolo dei social e degli influencer
Il ruolo degli influencer e dei personaggi famosi che parlano di politica e delle notizie in alcuni Paesi sta diventando sempre più significativo nel plasmare l’opinione e il dibattito pubblico. Tra le figure più di spicco la ricerca cita Joe Rogan per gli Stati Uniti (22% delle persone intervistate) e Hugo Travers (HugoDécrypte) per la Francia (che raggiunge il 22% dei giovani under 35 tramite YouTube e TikTok).
Secondo il 47% degli intervistati, però, sono proprio gli influencer e i personaggi famosi online che rappresentano la minaccia più grave a livello mondiale per quanto riguarda la condivisione di informazioni false e fuorvianti, così come i politici nazionali (anch’essi per il 47%).
Circa un terzo degli intervistati globali usa Facebook (36%) e YouTube (30%) per aggiornarsi sulle notizie ogni settimana, seguiti a parimerito da Instagram e WhatsApp (19%), mentre TikTok (16%) rimane davanti a X (12%). Quest’ultima sta crescendo stabilmente come luogo in cui trovare le notizie, soprattutto negli Stati Uniti, in Australia e Polonia.
Video, podcast e AI
In tutti i mercati analizzati, i video stanno diventando sempre più importanti come fonte di notizie, con il 65% degli intervistati che guarda video sui social. Anche i podcast crescono di notizie stanno crescendo, raggiungendo soprattutto un pubblico più giovane e istruito, e negli Stati Uniti si registra una delle percentuali più alte (15%).
Per quanto riguarda l’AI, i chatbot e le interfacce basati sull’AI stanno emergendo come fonte di notizie, poiché i motori di ricerca e altre piattaforme integrano le notizie in tempo reale. Tra gli under 25, il 15% usa tool di questo tipo ogni settimana. L’AI viene usato anche per sintetizzare le notizie, tradurle, dare consigli più accurati sulle notizie, e vengono usate per porre domande sulle notizie.
I dati italiani
La situazione è diversa in Italia. Qui, a dominare ancora il panorama dei media tradizionali è la televisione, che genera il 72% dei ricavi in questo settore, in contrasto con il calo costante della stampa e la modesta crescita della radio. Online la pubblicità cresce sempre di più, raggiungendo il 61% dei ricavi pubblicitari totali.
Per aggiornarsi sulle notizie, il 68% degli italiani consulta il web, seguito dalla televisione con il 65%. Il 39% consulta i social, e la piattaforma maggiormente usata per informarsi è Facebook (36%, in calo di un punto percentuale rispetto l’anno precedente), seguita da Instagram (22%, +2% rispetto l’anno scorso) e WhatsApp (21%, -4% rispetto il 2025).
Sempre più italiani, poi, decidono di abbonarsi ad una testata media digitale, tuttavia solo il 9% degli intervistati ha sottoscritto un abbonamento. Tra le testate più consultate online spicca Fanpage, ANSA online a parimerito con TgCom 24 e SkyTg24.