Il 21 novembre è la Giornata mondiale della televisione, un’occasione perfetta per riflettere sul ruolo cruciale del piccolo schermo nella vita di tutti noi. La tv da simbolo di democratizzazione dell’informazione e comunicazione di massa globale, oggi ricopre un ruolo forse più marginale rispetto a solo vent’anni fa, ma è pur sempre uno strumento essenziale di comunicazione di massa, in grado di intrattenere e influenzare le nostre opinioni e decisioni.
Ma come si è evoluta la comunicazione dalla nascita della televisione ad oggi con l’avvento della convergenza digitale?
Nascita e ascesa della televisione
Nata come esperimento tecnologico alla fine dell’Ottocento, è solo nel corso del Novecento che la televisione è diventata un vero e proprio mezzo di comunicazione di massa. A creare i primi prototipi funzionanti furono John Logie Baird e Philo Farnsworth negli anni Venti e Trenta ed inizialmente la tv era un oggetto elitario, accessibile solo a pochissimi privilegiati. Ad accelerarne la diffusione nelle case furono la Seconda Guerra Mondiale prima e il dopoguerra poi, in particolare in Europa e negli Stati Uniti.
A partire dagli anni Cinquanta le televisioni sono diventate parte integrante della casa, al pari di qualsiasi mobile, simbolo di modernità e progresso. Negli anni Sessanta e Settanta, col boom economico e con il progresso tecnologico, la televisione si diffuse capillarmente affermandosi come principale fonte di informazione e intrattenimento, superando la radio e il cinema.
La tv come mezzo di comunicazione di massa
A conquistare i milioni di spettatori non sono solo i programmi in sé, ma il fatto che la televisione da mero oggetto di comunicazione e intrattenimento si trasformò in strumento di coesione sociale e culturale. Le reti nazionali si affermarono come istituzioni a cui affidarsi, capaci di influenzare opinione, dibattito e cultura e di plasmare il linguaggio, le abitudini e gli stili di vita.
Un’ulteriore espansione si verificò negli anni Ottanta e Novanta con la nascita di reti private e di canali tematici. La concorrenza tra emittenti portò a una maggiore diversificazione dei contenuti, oltre che potente strumento di marketing e pubblicità, capace di raggiungere milioni di persone. È proprio in questo periodo che la televisione raggiunge l’apice del suo successo come mezzo di comunicazione di massa.
L’arrivo di Internet…
A spodestare la televisione e cambiare radicalmente il mondo della comunicazione è l’avvento di Internet. Attraverso la rete non solo si possono diffondere le informazioni in un istante, ma si può raggiungere qualunque angolo del mondiale, creando una cultura globale diffusa.
E con la nascita delle prime piattaforme di video e streaming, il monopolio della televisione in quanto unico distributore di contenuti viene seriamente minacciato: non c’è più bisogno dei palinsesti, non è più necessario dover aspettare mesi prima di vedere un film o serie tv, basta semplicemente navigare online.
La possibilità di poter accedere a qualunque contenuto in qualsiasi momento e luogo e con qualsiasi dispositivo hanno mutato ulteriormente le abitudini di consumo di tutti noi, spostando l’attenzione dalla televisione all’on-demand.
… e dei social media
L’evoluzione più recente a cui stiamo assistendo tutt’ora è quella scaturita dai social media, anch’essi diventati nel tempo come luogo digitale in cui trovare intrattenimento ed informazioni, ma con un’enorme differenza: su queste piattaforme le persone da semplici spettatori passivi diventano protagonisti attivi della comunicazione.
La tv si è trovata a dover competere con contenuti coinvolgenti generati dagli utenti stessi, che spesso raggiungono un pubblico molto più vasto rispetto ai classici programmi, in una comunicazione interattiva, personalizzata, immediata.
La digital convergence
Oggi la dimensione digitale e quella “analogica” convivono in quella che è chiamata digital convergence, cioè la fusione di tutte le tecnologie e piattaforme che fino a poco tempo fa erano distinte e separate in un unico luogo.
Basta pensare ad esempio agli smartphone, dispositivi che racchiudono in essi telefono, radio, televisione, cinema, quotidiani, magazine, fotocamera, videocamera, videogiochi, computer e messaggistica. Tutti fusi in un unico device senza soluzione di continuità.
Questi sono cambiamenti tanto tecnologici quanto comunicativi che hanno modificato profondamente le nostre abitudini, quelle comunicative prime fra tutte. La comunicazione di massa non è più unidirezionale, ma si basa su una rete di relazioni, interazioni e scambi tra utenti, brand e istituzioni, trasformando la tv in uno dei tanti strumenti di una comunicazione sempre più convergente e interattiva.


