Qual è la differenza tra una grafica vettoriale e una grafica raster? In quali casi si usa una o l’altra? E quali sono i software da usare per crearle?
Una delle nozioni di base che ogni graphic designer che si rispetti impara è proprio la differenza tra questi due tipi di immagini. Vediamo, dunque, quali sono le differenze e con quali programmi si creano.
Grafica vettoriale
La grafica vettoriale è composta da punti, linee, curve e poligoni definite da calcoli matematici per creare un’immagine. Ed è proprio grazie agli elementi geometrici su cui sono basate che le grafiche vettoriali possono essere “scalate”, cioè le sue dimensioni possono essere modificate, quasi praticamente all’infinito senza perdere qualità.
Per questo se si devono creare icone, loghi, progetti di stampa o illustrazioni (anche quelle tecniche) che devono apparire nitide, professionali e di alta qualità si privilegiano le grafiche vettoriali.
I software che si possono usare per le grafiche vettoriali sono:
- Adobe Illustrator: per la creazione di loghi, icone o illustrazioni. Inkscape è l’alternativa open source più diffusa
- Adobe InDesign: per lavori di impaginazione e per creare documenti, libri, riviste, brochure multipagina ecc.
- CAD (o Autocad): per lavori vettoriali di tipo architettonico o ingegneristico
Grafica raster
La grafiche raster, anche note come bitmap, si basano su griglie di pixel in cui ogni singolo pixel rappresenta un colore. A differenza dei vettoriali, la qualità delle grafiche raster si basa sulla risoluzione, cioè la quantità di pixel contenuta in dato spazio.
Solitamente, la risoluzione è espressa in DPI (punti per pollice) o PPI (pixel per pollice) e più pixel sono contenuti in un dato spazio, più la risoluzione è maggiore, più l’immagine è chiara e dettagliata. Per una buona stampa lo standard è di 300 DPI, mentre per un’immagine da visualizzare al computer bastano 72 DPI.
Di conseguenza, per via di queste caratteristiche le grafiche raster non sono scalabili all’infinito come le vettoriali, anzi. Se vengono ingrandite le raster perdono moltissimo in termini di risoluzione, risultando in un fastidioso effetto sgranato in cui i singoli pixel sono visibili.
Il principale software usato in questi casi è Adobe Photoshop, che permette il fotoritocco, manipolazione e modifica di fotografie ed immagini basate su pixel. Con questo software è possibile anche creare grafiche raster da zero.
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