I canali attraverso cui fare pubblicità sono molti e i principali li conosciamo tutti: televisione, social media, Google, ecc. Ma un formato che viene dimenticato a volte, e che invece funziona molto bene, è quello audio.
Le inserzioni audio digitali, infatti, rappresentano un ottimo modo di fare pubblicità ed è sempre più scelto dai marketer, come dimostrato dalla ricerca Europe Digital Audio Advertising Report 2023 realizzata da Xaxis e IAB Europe.
Perché scegliere la pubblicità audio digitale
Per lo studio sono stati intervistati 549 inserzionisti, agenzie e publisher in 29 mercati europei tra maggio e giugno 2023. Il dato principale che emerge è che la pubblicità audio digitale svolge un ruolo sempre più centrale nelle strategie di marketing, talmente tanto che i marketer europei dichiarano di voler investire maggiori risorse in questo settore nei prossimi 12 mesi.
Addirittura il 47% degli inserzionisti e delle agenzie dichiara che la pubblicità in formato audio digitale è la scelta migliore o comunque è tra i migliori mezzi di comunicazione.
Quali sono i fattori che spingono gli inserzionisti a scegliere questo tipo di pubblicità? Sostanzialmente sono tre: questo tipo di canale può dare maggiore risonanza a piani mediatici più ampi (65%), aumenta la brand awareness (55%) e può raggiungere un pubblico specifico (48%).
I marketer investono in diversi canali e formati pubblicitari. A pari merito, i budget vengono spesi in pubblicità audio streaming e in podcast (entrambi 59%), o la radio online (57%). I podcast in particolare sono quelli in cui si investe di più (68%), seguiti dallo streaming (46%) e dalla radio online (41%).
A proposito di investimenti, la fiducia nei confronti delle pubblicità audio digitali è altissima e continua a crescere. In Italia, sia gli acquirenti (74%) che gli editori (64%) intendono aumentare gli investimenti nei prossimi 18-24 mesi.
I dispositivi mobili
I dispositivi mobili sono i dispositivi audio privilegiati in questo settore. Il 70% degli acquirenti prevede di raggiungere il proprio pubblico con annunci audio digitali tramite dispositivi mobili (70%), seguiti da desktop e laptop (48%) e tablet (44%). Dati simili si riscontrano anche dal lato dei publisher.
Altri dispositivi citati sono le auto, gli assistenti domestici (come Alexa per intenderci), le smart TV, console e le radio.
Harry Harcus, Managing Director di GroupM Nexus, spiega così le performance delle pubblicità audio digitali: “L’audio è un canale ricco di opportunità: gli acquirenti e gli editori si aspettano una crescita notevole nel futuro immediato. Come mezzo di comunicazione è in grado di raggiungere un pubblico altamente coinvolto in momenti in cui le sue controparti più visive non possono, l’audio è in grado di integrare piani più ampi dei buyer e l’offerta di media dei publisher. Il progresso delle tecnologie che consentono la pubblicità audio sblocca l’ottimizzazione cross-channel e le prestazioni degli acquirenti, rendendo l’inventario audio ancora più attraente e facendo crescere i ricavi per gli editori”.