L’UE multa Apple per 1,8 miliardi di euro per violazione delle regole della concorrenza sui servizi di streaming musicali

Mar 6, 2024 | Blog, Tecnologia

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Margherita Ferrera

Web editor & Seo Copywriter

L’Antitrust europeo ha multato Apple con una cifra record: 1,8 miliardi di euro per aver violato le regole che concernono la concorrenza dei servizi di streaming musicali, definendo alcune delle pratiche di Apple “condizioni commerciali sleali”.

Le ragioni della multa ad Apple

La Commissione Europea ha dichiarato che l’azienda di Cupertino ha impedito ai servizi di streaming di informare gli utenti iPhone e iPad dell’esistenza di servizi di streaming musicale alternativi e più economici. Una pratica illegale che va contro le norme antitrust europee.

Margrethe Vestager, capo della Commissione europea per la concorrenza, ha dichiarato che Apple ha abusato della sua posizione dominante sul mercato per un decennio, ed ha ordinato all’azienda di rimuovere tutte le restrizioni.

L’indagine è stata svolta a partire da un reclamo di Spotify. La piattaforma di streaming svedese nel marzo del 2019 aveva presentato un reclamo perché insoddisfatta della restrizione e della tassa fissa del 30% applicata da Apple.

Il ricorso di Apple

Dal canto suo, Apple ha già dichiarato che farà ricorso, aggiungendo che l’UE non ha trovato prove che i consumatori siano stati danneggiati. “La decisione è stata presa nonostante la Commissione non sia riuscita a trovare alcuna prova credibile di un danno ai consumatori e ignora la realtà di un mercato che è fiorente, competitivo e in rapida crescita”, ha dichiarato l’azienda in un comunicato.

“Il principale sostenitore di questa decisione e il maggiore beneficiario è Spotify, società con sede a Stoccolma in Svezia. Spotify è la più grande applicazione di streaming musicale al mondo ed ha incontrato la Commissione Europea più di 65 volte durante questa indagine”, continua il comunicato.

L’azienda svedese ha espresso soddisfazione per la decisione dell’Antitrust UE: “Nessuna azienda, nemmeno un monopolio come Apple, può esercitare un potere abusivo per controllare il modo in cui altre aziende interagiscono con i propri clienti”.  

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