YouTube e Spotify aumentano i prezzi e Netflix cambia piani tariffari

Lug 24, 2023 | Blog, Tecnologia

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Margherita Ferrera

Web editor & Seo Copywriter

Brutte notizie per gli abbonati a YouTube e Spotify. Entrambe le aziende hanno annunciato che aumenteranno i prezzi dei piani tariffari di un dollaro al mese. Netflix, invece, sta riorganizzando i suoi piani tariffari.

YouTube

Aumenti in arrivo sia per YouTube Premium che per YouTube Music. Il canone mensile del primo passa da 11,99 dollari a 13,99 dollari negli Stati Uniti, mentre il secondo aumenterà di un dollaro al mese, arrivando a costare 10,99 dollari.

L’azienda ha giustificato così il rialzo: “Crediamo che il nuovo prezzo rifletta il valore di YouTube Premium, che consente agli abbonati di godere di YouTube senza pubblicità, con riproduzione in background e offline, oltre all’accesso a più di 100 milioni di canzoni senza interruzioni tramite l’app YouTube Music”.

Per ora la decisione di aumentare gli abbonamenti interessa solo gli Stati Uniti ma presumibilmente coinvolgerà anche gli altri Paesi in cui YouTube Premium e YouTube Music sono attivi. Attualmente in Italia l’abbonamento Music costa 9,99 euro al mese mentre l’abbonamento Premium comprendente Music costa 11,99 euro.

Spotify

Non è ancora certo ma secondo fonti del Wall Street Journal anche Spotify aumenterà i prezzi.

Anche in questo caso gli aumenti interesseranno solo gli Stati Uniti, con l’abbonamento Premium che da 9,99 dollari al mese arriverà a 10,99 dollari mensili. L’annuncio potrebbe arrivare domani martedì 25 luglio in occasione della presentazione dei dati trimestrali.

Stando alle indiscrezioni, l’aumento partirà negli Stati Uniti per poi essere esteso nelle prossime settimane negli altri mercati più grandi. Non si sa ancora se con l’arrivo dei prezzi maggiorati saranno introdotte nuove funzionalità annunciate già da tempo come Spotify Supremium con l’audio HiFi in qualità lossless, cioè tracce che occupano meno spazio ma che mantengono la stessa qualità.

Netflix

Novità in arrivo anche per Netflix. Tecnicamente la piattaforma di streaming non aumenterà il piano di nessun abbonamento ma ne eliminerà uno. In Canada, negli Stati Uniti e nel Regno Unito Netflix ha già eliminato il piano base da 9,99 dollari che non includeva la pubblicità. Come per le altre aziende, molto probabilmente la decisione verrà estesa anche agli altri Paesi.

Attualmente Netflix sta attraversando una fase di crescita di abbonamenti. Dopo aver interrotto la condivisione degli account e delle password, infatti, l’azienda sta registrando molti più abbonati di quanto previsti: +8%, circa 6 milioni di abbonati.

Al contrario delle previsioni non ci sono state cancellazioni di massa, bensì le persone hanno deciso di pagare un piano tariffario e registrarsi con un proprio account invece di condividerlo con qualcun altro. Un risultato positivo, ma i profitti sono sotto le aspettative, diminuendo in media del 3% rispetto all’anno scorso.

“Le cancellazioni sono state basse e nonostante siamo ancora nelle prime fasi della monetizzazione stiamo assistendo a una sana conversione in iscrizioni Netflix a pagamento completo, nonché l’adozione della nostra funzione di membro extra”.

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