Il graphic design come forma di comunicazione visiva ha una storia molto lunga, forse più di quanto tanti si aspettano. Da quando è stato inventato il torchio tipografico, il graphic design ha saputo interpretare, plasmare, adattarsi e influenzare il contesto sociale e culturale di ogni epoca.
E così, nel corso dei secoli, le tecniche, gli strumenti, i principi e gli stili del graphic design si sono evoluti. Oggi ripercorriamo le tappe principale della storia e dell’evoluzione del graphic design.
Dal torchio tipografico alla tipografia: le origini del graphic design
La nascita del graphic design la si deve grazie ad una singola invenzione rivoluzionaria: il torchio tipografico, creato da Johannes Gutenberg nel XV secolo, che consentì la produzione in massa di testi stampati, dando il via ad una rivoluzione che ha segnato per sempre l’umanità.
Dal punto di vista della comunicazione visiva, il torchio tipografico permise la rapida diffusione di massa della conoscenza e delle immagini, democratizzando la conoscenza e portando allo sviluppo della tipografia come forma espressiva e commerciale. Fu a partire da questa epoca che l’arte della tipografia iniziò a svilupparsi attraverso lo studio di font e stili di caratteri.
Nel corso dei secoli successivi la tipografia continuò ad evolversi, in particolare nel XIX secolo con l’invenzione della cromolitografia (cioè la litografia a colori) e delle macchine compositrici come la linotype (una macchina tipografica che compone e aggiusta automaticamente ciascuna linea di caratteri del testo), la produzione di materiali di carta stampata crebbe enormemente, trasformando l’Ottocento nell’epoca del boom dei giornali e dei manifesti.
Dai poster alla Bauhaus alla propaganda
Nel XIX secolo i poster diventarono il medium di comunicazione visiva, usata in particolar modo dalla nascente industria della pubblicità e dalle istituzioni per veicolare messaggi e comunicazioni importanti, diventando di diritto una vera e propria forma d’arte. Artisti come Marcello Dudovich seppero coniugare immagine, messaggio e testo in modo accattivante e innovativo, in Italia la Campari sfruttò il potere dei poster per pubblicizzare i suoi prodotti, con alcuni di questi passati alla storia come capolavori di graphic design.
I primi anni del XX secolo furono caratterizzati da diversi movimenti artistici come l’Art Nouveau, il Liberty e l’Espressionismo, che influenzarono il graphic design. Uno su tutti, la Bauhaus, segnò il mondo della grafica, ponendo le basi per i principi del design contemporaneo. Il movimento Bauhaus, infatti, enfatizzava il minimalismo e la funzionalità, con linee pulite e forme geometriche, privilegiando chiarezza e funzionalità.
Il potere della comunicazione visiva del graphic design, poi, fu sfruttato enormemente durante le guerre mondiali per scopi propagandistici: poster con messaggi patriottici, campagne di mobilitazione e tanto altro tappezzarono le città di mezzo mondo, con il loro linguaggio visivo diretto e potente, in grado di colpire un pubblico molto ampio in tempi di crisi profonda.
Dal dopoguerra alla rivoluzione digitale
Nel secondo dopoguerra il graphic design ebbe una nuova spinta con l’avvento del Modernismo e le sue linee pulite, forme geometriche e linguaggio essenziale. Fu in questo periodo che si affermarono lo Stile Tipografico Internazionale (noto anche come stile svizzero), ed emersero talenti come Massimo Vignelli e Paul Rand, che contribuirono a definire un’estetica basata su chiarezza e semplicità.
Negli anni Sessanta e Settanta, il graphic design divenne il punto di riferimento per la pubblicità e per la comunicazione di brand, unendo cinema, fotografia, illustrazione e grafica per costruire identità visive potenti e riconoscibili in tutto il mondo.
E a partire dagli anni Ottanta, con l’avvento di nuove tecnologie digitali, si è assistito all’ultima evoluzione e rivoluzione epocale. L’informatica e nuove piattaforme digitali hanno permesso di creare, manipolare e distribuire immagini come mai prima, con tecniche, velocità e capacità di dettaglio mai viste prima.
Da allora, la comunicazione visiva si è sempre più spostata verso il mondo digitale, fino ad arrivare al digital graphic design contemporaneo i cui punti focali sono il web, i social media e le interfacce digitali. Oggi occuparsi di graphic design significa saper fondere creatività, tecnica, tecnologia e comunicazione. Staremo a vedere quando e quale sarà la nuova rivoluzione nel graphic desig.