I 3 libri essenziali per chi si approccia al mondo del graphic design

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Margherita Ferrera

Web editor & Seo Copywriter

Il graphic design unisce tecnica, creatività e comunicazione visiva, che spazia dalla progettazione di loghi, font e interfacce utente alla creazione di brand identity visive. Per questo ha un fascino particolare, in grado di attrarre chi possiede una vena artistica e chi vuole trasporre le proprie idee in immagini persuasive.

Questo ambito è vastissimo e abbraccia diversi aspetti, e chi si approccia per la prima volta al graphic design può avere difficoltà nello scegliere tra i numerosissimi libri che trattano di questo settore. Perciò abbiamo chiesto agli studenti del master e corso universitario in Digital Graphic Design della Digital School quali sono secondo loro i 3 libri essenziali che chi si avvicina al graphic design dovrebbe leggere!

Colorpedia – Sean Adams

I colori hanno un potere immenso: possono trasmettere in modo immediato un’emozione, un sentimento, un ricordo. Eppure uno dei compiti più difficili per ogni graphic designer è proprio scegliere il colore giusto per un progetto.

Come si sceglie quindi il colore adatto? Colorpedia di Sean Adams offre una guida completa e dettagliata per ogni colore. Suddiviso in quattro categorie di colori (caldi, freddi, neutri e speciali), con decine di infografiche che mostrano le gamme cromatiche, proposte di abbinamenti, spiegazioni dei significati culturali, questa enciclopedia cromatica aiuta i grafici a padroneggiare il linguaggio dei colori con sicurezza.

Da cosa nasce cosa. Appunti per una metodologia progettuale – Bruno Munari

Come si trasforma la creatività in progetto? Qual è la metodologia da seguire per sviluppare progetti efficaci e di successo? Da cosa nasce cosa spiega proprio questo, dimostrando che anche chi crede di non avere doti progettuali in realtà le possiede.

Con parole semplici, Munari spiega il suo metodo progettuale che resta ancora oggi attuale, grazie anche ai numerosi esempi e illustrazioni. Insomma, una guida che ogni appassionato di design non può non leggere.

La caffettiera del masochista. Psicopatologia degli oggetti quotidiani – Donald Norman

Il saggio di disegno industriale di Donald Norman è stato pubblicato per la prima volta nel 1988 ma è ancora oggi attualissimo, diventando una delle pietre miliari del design.

Norman nel testo applica i principi della psicologia al disegno industriale partendo da una domanda semplice ma non banale: quante volte ci siamo trovati di fronte ad un oggetto che dobbiamo usare ma che non siamo in grado di maneggiare?

Donald Norman dimostra quanto sia fondamentale il design “antropocentrico”, cioè quel design efficace e a misura d’uomo, che risponda alle esigenze delle persone comuni, che sa combinare psicologia e tecnologia, ma anche in grado di essere piacevoli.

Per approfondire

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