Quando il marketing funziona davvero: remarketing, targeting avanzato e marketing persuasivo

Lug 11, 2025 | Blog, Marketing Tips

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Margherita Ferrera

Web editor & Seo Copywriter

Per qualsiasi azienda alla ricerca di strategie di marketing efficaci che raggiungano e coinvolgano il target, è fondamentale massimizzare il ritorno sugli investimenti pubblicitari (ROI) e di costruire relazioni stabili e durature. E qui intervengono tre tecniche di marketing che funzionano davvero e che non possono mancare nelle strategie: stiamo parlando del remarketing, targeting avanzato e marketing persuasivo.

Queste tecniche, soprattutto se usate insieme, consentono ai brand di intercettare il target giusto al momento giusto, aumentando le probabilità di conversione (quindi dell’acquisto del prodotto/servizio) e, di conseguenza, di massimizzare il ROI.

Remarketing

Il remarketing permette di mostrare annunci personalizzati a utenti che hanno già interagito in precedenza con un sito o un’applicazione ma che non hanno completato una determinata azione (ad esempio l’acquisto di un prodotto, l’iscrizione a una newsletter ecc.). Attraverso sistemi di tracciamento come cookies o altri identificatori, i brand possono identificare questi utenti e mostrare loro inserzioni mirate e personalizzate su altri siti o social network, al fine di spingerli a completare l’azione sospesa.

È una tecnica che funziona molto bene perché si rivolge a persone che hanno già mostrato interesse verso il prodotto o servizio, perciò la probabilità di conversione è più alta rispetto la media. Di esempi di remarketing ce ne sono tantissimi, in particolare con e-commerce come Amazon e Zalando, che mostrano annunci di prodotti lasciati nel carrello oppure semplicemente visualizzati. Le inserzioni sono spesso accompagnate da sconti o promozioni speciali per incentivare ancora di più l’acquisto.

Targeting avanzato

Il targeting avanzato permette di identificare con estrema precisione i segmenti di pubblico ai quali mostrare inserzioni molto personalizzate. Piattaforme come Google Ads o Facebook Ads permettono di identificare il pubblico in base a innumerevoli caratteristiche come dati demografici, comportamentali, geografici, interessi e molto altro.

Questa strategia funziona perché permette alle aziende di andare a colpo sicuro, interagendo con utenti che sono già propensi (o comunque interessati) all’acquisto o all’interazione, ottimizzando così il budget pubblicitario.

Un esempio di targeting avanzato lo troviamo su Netflix, che è in grado di suggerire contenuti personalizzati in base alle preferenze degli utenti. Anche un brand come Nike sfrutta il targeting avanzato per promuovere prodotti specifici a pubblici specifici.

Marketing persuasivo

Ultima, ma non per importanza, strategia efficace è il marketing persuasivo, cioè l’applicazione di alcuni principi neuropsicologici e tecniche di comunicazione per influenzare le decisioni degli utenti.

Alcune delle leve maggiormente usate sono la scarsità (offerte a tempo limitato), la riprova sociale (testimonianza o recensioni), l’appello all’autorità (supporto da esperti), e così via. Tutti questi elementi, se usati nel modo giusto, vanno a toccare meccanismi cognitivi profondamente radicati in ognuno di noi.

Le leve di scarsità sono spesso usate da piattaforme come Booking.com, che per esempio usa messaggi come “1 sola camera rimasta”, o altri messaggi come “Altri 10 utenti stanno visualizzando la struttura”, il tutto per instillare un senso di urgenza nell’utente che, di solito inconsciamente, si ritroverà a completare l’acquisto più in fretta.

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